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Cappuccetto Rosso,così la fiaba dei Grimm diventa strumento per la valutazione delle abilitá di lettoscrittura

Andrea,9 anni e occhi vispi,è in piedi di fronte ai compagni e alle famiglie per assistere alla giornata conclusiva del progetto “Giornata della lettura condivisa”. Tra le sue mani stringe un libricino,la fiaba di “Cappuccetto Rosso” dei fratelli Grimm.Poco prima di iniziare a leggere il passo che,secondo le regole dell’iniziativa didattica gli è toccato in sorte, al piccolo sale un misto di eccitazione,commozione e senso di rivincita perchè Andrea non è un bambino come tutti gli altri,ha un ritardo cognitivo che incide profondamente sull’apprendimento.Condizione,questa,che spesso lo induce al ritiro e all’isolamento per combattere il senso di frustrazione che gli provocano le difficoltá cognitive.E invece lui è lì,si schiarisce la voce e trova il coraggio di calarsi nelle avventure di Cappuccetto Rosso leggendole ad alta voce davanti a tutti,molti di loro sconosciuti.

Andrea è arrivato a questo giorno grazie all’apposito percorso costruito per lui dalla sua A.E.C. (Assistente-Educativo-Culturale) Francesca Donnola.Percorso che vede l’utilizzo principale delle immagini,mediante cui Andrea ha ricostruito la fiaba e ha giocato con gli esercizi di italiano.

Francesca fa tesoro di questo percorso positivo fatto con Andrea e lo porta sempre con sè,tenendo impressi nella sua memoria gli occhi soddisfatti del suo piccolo alunno.

In quello stesso anno Francesca si iscrive al master sui disturbi specifici dell’apprendimento (dsa) presso L.R. Psicologia.Come elaborato finale presenta alla commissione esaminatrice delle schede che,partendo dall’originale lavoro fatto con Andrea,hanno come scopo la valutazione delle abilitá di lettoscrittura raggiunte dai bambini di fine seconda elementare,in un’ottica di screening dei disturbi dell’apprendimento.

Nasce così il libro “Gioco e imparo con Cappuccetto Rosso”. Edito dall’Armando Editore con la collaborazione della cooperativa sociale Medihospes,si apre con un breve incipit sulla definizione della condizione di D.S.A. (Disturbo specifico dell’apprendimento e delle sue ripercussioni psicologiche sul bambino.L’autrice dedica la seconda parte alle 15 schede,con 6 esercizi elaborati secondo il modello della neuroscienziata Uta Frith,che attraverso il gioco e le immagini,disegnate da Pino Volpino,danno alle maestre il polso della situazione che,in base ai risultati ottenuti,possono decidere quale tipo di lavoro è necessario mettere in campo per rinforzare e consolidare gli apprendimenti.Fino a segnalare una situazione più critica che necessita l’intervento di esperti. “Sono molto felice per la pubblicazione di questo libro”-Racconta Francesca Donnola-”Non soltanto perchè,grazie alla sua diffusione capillare,è acquistabile in tutta Italia,ma soprattutto perchè può essere di grande aiuto a tutte quelle maestre che quotidianamente si trovano a dover far fronte ai molti comportamenti problema messi in atto da bambini con difficoltá.Una volta individuata e fronteggiata la difficoltá,i comportamenti problema si riducono”. “Ringrazio la Medihospes per il sostegno e l’Armando Editora per la pubblicazione dell’opera che oggi è presente anche nelle più grosse e importanti librerie”,conclude l’autrice.

A credere sin dall’inizio al progetto di Francesca è stata la Medihospes.La cooperativa sociale che,si prende cura,assiste e accoglie persone in stato di fragilitá sociale e sanitaria,lo ha sostenuto economicamente.A parlare a nome della Medihospes è Lucilla Lacertosa: “Riteniamo il suo lavoro un valido contributo per tutti gli A.E.C. : un prezioso strumento da far circolare tra tutti noi che quotidianamente ci relazioniamo con persone deboli per aiutarle a superare la condizione di difficoltá”.