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Lezioni di inglese e cineforum: così l’integrazione con i rifugiati ha successo nei piccoli paesi della Calabria

Lezioni di inglese e cineforum: così l’integrazione con i rifugiati ha successo nei piccoli paesi della Calabria

La Medihospes ha organizzato diverse attività per favorire conoscenza reciproca e integrazione in alcuni paesi come con “Speak English”: i migranti insegnano inglese ai bimbi delle elementari

Lezioni speciali di inglese per i bimbi delle scuole elementari di Cerchiara di Calabria, provincia di Cosenza. A sedersi alla cattedra sono infatti alcune beneficiarie del Sistema di Accoglienza e Integrazione (SAI) gestito dalla cooperativa sociale Medihospes Onlus attraverso il progetto innovativo “Speak English”: in quei piccoli paesi della Calabria dove imparare la lingua è molto difficile per via dell’assenza di professori, il referente regionale della Medihospes Fabio Sancineto ha pensato di offrire alle comunità una duplice opportunità: da una parte trasformare rifugiati e richiedenti asilo in docenti per favorirne l’integrazione sul territorio, dall’altra avviare i bimbi allo studio dell’inglese, lingua fondamentale in un mondo sempre più interconnesso e globalizzato.
“Le scuole di Cerchiara sono state felicissime e hanno aderito subito all’iniziativa totalmente gratuita – racconta Fabio Sancineto – tanto che su una popolazione di circa mille abitanti già sono stati coinvolti venti bambini delle elementari”. L’obiettivo del referente è allargare le lezioni anche agli adulti e agli altri Comuni dove la Medihospes gestisce centri d’accoglienza: Civica, Firmo, Colosimi, Carlopoli.
“I bimbi sono entusiasti – continua il referente – le maestre d’eccezione li sanno coinvolgere in giochi e conversazioni sempre nuovi e divertenti. Le lezioni gratuite si svolgono di pomeriggio una volta a settimana per un’ora”.
Ma “Speak English” non è l’unica attività promossa dalla cooperativa sociale sul territorio. Da qualche settimana è stato avviato un cineforum: un’ora dedicato ai bambini con cartoni animati soprattutto della Disney e un’altra agli adulti con film dai contenuti anche impegnativi come Schindler’s List. “Per tutti, abitanti e migranti, è un’occasione di socializzazione, conoscenza reciproca e integrazione, un ponte culturale per tutti noi”, precisa Sancineto.